mercoledì 28 marzo 2012

Orata al... sole !

Appassionati e non del forno solare, sono tornata! Risvegliata dal torpore invernale, pronta a ricominciare con esperimenti, ricette ed esperienze proprio col forno solare! Sono certa che questa quasi-estate non durerà a lungo ma...finchè c'è ho deciso di cucinare tutti i giorni con la complicità del sole!
Oggi ho voluto, per la prima volta, cimentarmi con la cottura del pesce! 
Il pesce per me è un alimento che nasconde molti...forse troppi segreti...perciò vado sul semplice. Almeno per ora ! Ma...secondo il mio motto, se la felicità è nella semplicità...otterremo di sicuro un risultato davvero soddisfacente! La ricetta che presento oggi è semplicissima...e mi rimanda a quando ero bambina e mia madre preparava con cura 4 cartocci che custodivano all'interno delle gustose orate ricoperte di sale... pronte per essere infilate nel forno. Il mio modo preferito di mangiare il pesce. Ho deciso di riproporre questa ricetta per il forno solare e vi assicuro , il risultato è stato davvero fantastico! Eccolo qui per voi!

Orata al sale


Ingredienti per una persona :
  • Un forno solare ben costruito e coibentato 
  • Una giornata con cielo libero dalle nuvole
  • 1 orata di medie dimensioni
  • sale fino
Siamo di fronte ad un fine marzo particolarmente  limpido e caldo...e usare il forno solare è d'obbligo!
Ho effettuato la cottura durante l'ora di pranzo : il forno ha iniziato a scaldarsi intorno alle 13 e il pesce è stato infornato alle 14e10 col forno a 80 °. Ho voluto provare a cuocerne uno solo , ma potete benissimo metterne contemporaneamente due.

Pulite e deviscerate l'orata, possibilmente dei nostri mari. Preparate un foglio di alluminio per alimenti, piegato in due, abbastanza lungo da accogliere comodamente il nostro pesce. Ponete sull'alluminio uno strato di sale fino alto qualche millimetro, più o meno nell'area in cui poserete l'orata.


A questo punto ricoprite con uno strato spesso tutta la parte superiore del pesce! Il sale in cottura formerà una crosta che permetterà una cottura più uniforme e delicata!


Adesso chiudete con cura l'alluminio formando un cartoccio...


Ponete il cartoccio su una teglia, per proteggere il fondo del forno da eventuali scolature e iniziate la cottura! 


Alle 16e10, dopo 2 ore di cottura col forno ad una media di 80° di temperatura, ecco il risultato!Carni cotte con delicatezza, succose e saporite. Il sale non intacca in alcun modo il gusto dell'orata.


Di certo non ho fatto merenda col pesce... ! L'ho conservato per stasera , da gustare freddo! L'orata al sale è una vera prelibatezza!
Alla prossima ricetta!

venerdì 23 marzo 2012

Bucato e coscienza...puliti!!

Cari lettori, il mio forno solare ancora aspetta tempi migliori e soli caldi in cieli limpidi... ma vi racconto un altro modo per risparmiare inquinamento e grattacapi..sia per l'ambiente che per noi stessi...per la nostra pelle, per il nostro bucato e le nostre stoviglie!
Sempre convinta che per iniziare un cambiamento dobbiamo iniziare dal nostro piccolo...ognuno di noi può far qualcosa, può avere anche dei minimi accorgimenti che possono fare tanto...Proviamo a slegarci dalle martellanti pubblicità e dalla convinzioni preconfezionate che ogni giorno cercano di propinarci come uniche e indispensabili...informiamoci, ragioniamo, scegliamo...


La natura ci ha fornito un detergente completo, versatile e rispettoso...perchè lasciarlo a lei...quando potremo utilizzarlo e rispettare falde acquifere, terra e corsi d'acqua...? Quando la natura ci regala dei prodotti efficaci e anche anallergici..perchè ignorarli...? Perchè? a volte questa domanda rimane senza risposta! Sto parlando dell'albero del sapone, il Sapindus Mukorossi , Sicurmente molti di voisanno di cosa parlo e lo e utilizzeranno ma...per chi non lo conoscesse ecco che nasce questo post.
una breve presentazione si può trovare su Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Sapindus


Girando il web ho trovato poi un sito veramente esplicativo , di cui riporto lo scritto. Il sito è http://www.embio.it/?site=wn


Le noci lavanti sono conosciute da millenni in India e nel Nepal, dove infatti fin da sempre i gusci delle noci dell’albero di sapone Sapindus Mukorossi, vengono impiegate come detersivo per il bucato. I gusci vengono inoltre usati anche per la cura degli elefanti sacri e la noce stessa trova impiego nella medicina Ayurvedica.

L’azione delle noci lavanti é tanto efficiente quanto semplice: Il guscio contiene una sostanza chiamata saponina, che si comporta come un sapone, sciogliendosi cioè nell’acqua per poi sviluppare il suo potere detergente, disinfettante ed antibatterico. L’industria si serve di questa sostanza da lunghissimo tempo per la produzione di vari saponi e detersivi, però i prodotti finali oltre alla saponina contengono numerose sostanze chimiche, che non solo hanno un’importanza marginale per la forza detergente, ma, come è noto, risultano anche nocive per l’uomo e per l’ambiente. L’utilizzo diretto della noce stessa, cioè senza alterazioni chimiche, finora destò poco interesse.
I vantaggi delle nostre noci lavanti chiamate ‘Lavanoci’ comunque sono notevoli e numerosi:
  • Sono assolutamente innocue per qualsiasi tipo di pelle, poiché naturali al 100% e senza additivi chimici. Ciò permette il loro uso anche per chi é affetto da allergie, dermatopatologie e per chi comunque abbia problemi di pelle.
  • Sono economiche. Infatti con il loro uso é possibile risparmiare fino al 50% rispetto al detersivo convenzionale.
  • Sono efficaci. Il pulito ottenuto con le noci di solito corrisponde come minimo a quello degli altri detersivi, tradizionali o ecologici che essi siano.
  • Non sono aggressive. Il lavaggio con le noci lavanti mantiene i colori nitidi e vivaci e protegge i tessuti. Nel Nepal infatti anche la seta più fina viene lavata in questo modo! La saponina inoltre non corrode nessuna parte della lavatrice e previene la formazione di calcare.
  • Sono ecologiche. Infatti le noci non inquinano l’acqua e sono una sostanza che ricresce in continuazione.
  • Sono biodegradabili al 100%. Una volta sfruttate, le noci possono essere buttate sulla composta. Il vostro giardino ve ne sarà grato! 

Come funzionano le Lavanoci ?Al contatto con l’acqua, la noce lavante cede una sostanza saponosa (la saponina) che possiede le stesse proprietà di un detersivo comune. Le Lavanoci si usano direttamente in lavatrice – inserendo infatti i gusci dentro ad un sacchetto di stoffa, a lavaggio ultimato si potrà estrarre il sacchetto senza dovere recuperare i gusci uno per uno.
Come usare le Lavanoci?A seconda della quantità di biancheria e della grandezza inserisca 4 – 8 Lavanoci in un sacchetto di stoffa o anche in un calzino, lo annodi e lo ponga direttamente nel tamburo della Sua lavatrice. Le Lavanoci sostituiscono il detersivo! Potrà potenziare l’effetto pulente con l’aggiunta di qualche tronchetto (ca. 5 pezzi) di ceramica EM ed impregnando il sacchetto con EMa non diluito (ca. un cucchiaino). La ceramica EM rende l’acqua meno dura e permette così di ottenere una forza lavante ottimale anche a quantità minori di detersivo.
L’EMa contribuisce allo scioglimento delle particelle di sporco ed instaura un ambiente microbico favorevole nei tessuti. (Per ulteriori informazioni sulla scoperta fondamentale EM, consulti il nostro sito embio.it)
Le Lavanoci sono efficaci a tutte le temperature (30 – 90°) e su tutti i tipi di tessuti – dal cotone fino alla lana e alla seta. Per ottenere un bianco impeccabili conviene aggiungere uno sbiancante naturale oppure lavare i capi di tanto in tanto con un detersivo convenzionale.
Da notare: Il bianco risulterà ancora più splendido con l’aggiunta di EMa (non più di un cucchiaio!).
Le Lavanoci possono essere usate come minimo due volte, in caso di acqua poco dura e di basse temperature anche una terza volta. Una confezione di Lavanoci da 1 kg durerà ca. 1 anno, calcolando dai due ai tre lavaggi settimanali.

La sorpresa del lavaggio naturale!
La biancheria risulterà di un pulito incredibile! La saponina contenuta nelle Lavanoci scioglie qualsiasi tipo di grasso e sporco, proteggendo contemporaneamente fibre ed colori. Potrete rinunciare anche all’uso di un ammorbidente, poiché la saponina stessa dona di per una piacevole morbidezza ai tessuti.
Per combattere le macchie particolarmente resistenti come ad esempio quelle di sangue o vino rosso, si consiglia di trattare la parte prima del lavaggio con EMa diluito oppure con uno smacchiatore naturale.
Il bucato lavato con le Lavanoci risulta del tutto neutrale. Perciò potrete decidere Voi stessi se e come profumare il Vostro bucato, scegliendo un olio etereo di Vostro gradimento e impregnando il sacchetto delle noci con qualche goccia di lavanda, rosa, arancia o citronella.
La vera alternativa multiusoLe Lavanoci dimostrano le loro preziosissime proprietà non solo nel lavaggio dei tessuti, ma anche nell’igiene personale e come detergente universale per le più svariate esigenze. Soprattutto le persone allergiche o affette da altre dermatopatologie traggono il massimo beneficio dall’innocuità dell’alternativa Lavanoci.
Il decotto delle Lavanoci è la vera soluzione universale per detergere, curare e prevenire contemporaneamente:
  • Shampoo
    Il decotto delle Lavanoci é un ottimo Shampoo antiforfora e dona lucentezza e vitalità ai Vostri capelli, rendendoli per di più docili alla pettinatura ed impedendo che ritornino grassi entro breve tempo. È lo shampoo ideale per chi soffra di allergie oppure abbia problemi di cuoio capelluto.
  • Detergente stoviglie 
    Con il decotto Lavanoci pulite e disinfettate le Vostre stoviglie e contemporaneamente curate la pelle delle Vostre mani.
  • Detergente universaleCon il decotto delle Lavanoci potete e pulire qualsiasi superficie lavabile, dal bagno alla macchina, proteggendo inoltre la pelle delle Vostre mani.
  • Sapone liquido
    Usate il decotto come sapone liquido.
  • Shampoo per il Vostro cane o gatto
    Lavate il Vostro animale con il decotto e senza sostanze chimiche. Ve lo ringrazierà in benessere e salute.
  • Protezione per le vostre piante
    L’albero Sapindus Mukorossi produce la saponina proprio per proteggersi contro insetti parassiti. Provi a usare il decotto sulle Sue piante ornamentali sia in casa che in giardino e si renderà conto di avere a disposizione un ottimo anticrittogamico naturale e innocuo per l’ambiente.

La pianta Sapindus Mukorossi
La noce lavante é il frutto dell’albero chiamato Sapindus Mukorossi, una pianta appartenente alla famiglia delle Sapindaceae. Originario delle Indie del Sud, il Mukorossi si é diffuso in tutta l’india e nel Nepal. La saponina prodotta dalla pianta serve da protezione contro i vari parassiti ed è presente, in forma concentrata, nei gusci delle noci. Il raccolto avviene tra settembre e ottobre, quando cioè il frutto risulta appiccicoso e dal colore dorato. Immediatamente dopo il raccolto l’interno della noce viene estratto ed i gusci vengono essiccati. Il 15% del guscio è costituito da saponina altamente concentrata, ed è proprio questa la sostanza che possiede le eccellenti proprietà detergenti.
La coltivazione del Sapindus Mukorossi rispetta e protegge l’ambiente:
  • Il Sapindus produce i primi frutti dopo circa nove anni die crescita e continua a produrli per ca. 90 anni. La pianta non sfrutta il terreno, ma, al contrario, fertilizza il suolo ed risulta essere un ottimo antidoto contro la desertificazione di certe zone.
  • Il Sapindus Mukorossi, con la sua fotosintesi attiva durante il suo completo ciclo di vita, contribuisce alla trasformazione il biossido di carbonio in ossigeno – espletando così un’azione antagonistica all’ surriscaldamento dell’atmosfera.
  • Le Lavanoci sono biodegradabili al 100% e vengono smaltite tramite compostaggio.
Grazie alle Lavanoci finalmente è possibile …

                                Bucato splendente con la coscienza pulita!

sabato 3 marzo 2012

La meraviglia della vita!

Amici, ieri ho finalmente riavuto indietro il mio pc! Ovviamente...e non posso ancora credere a quello che sto per dire...tutti i miei archivi fotografici sono andati perduti....!!

Per fortuna nella digitale avevo tenuto 5 mesi di fotografie...e sono riuscita a recuperare qualcosa! Una foto in particolare...che non ho mai potuto pubblicare al tempo giusto...fa niente...recupero adesso.
Questa estate seminai molti girasoli, che poi lascia al servizio degli uccellini in modo che potessero mangiarne i semi. Qualcuno di questi semi cadde a terra...e una timida piantina di girasole iniziò a crescere a fine ottobre...io ovviamente la lasciai lì...quei giorni di terribile maestrale fu sradicata..carica di boccioli. Mio marito le mise un tutore e dopo poche settimane ecco...il regalo..

Questo girasole ci ha allietato l'inverno! Questo fu il primo bocciolo...il 3 gennaio ( vedete la data sul giornale in foto), l'ultimo è sfiorito pochi giorni fa...anche questa è la meraviglia della vita!

Il giorno in cui è sbocciato...3 gennaio 2012